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04/10/2025

Professioni Perpetue 2025

Chi sei?

Giulia (Collo per gli amici di vecchia data, srGi per i nuovi)

Da dove vieni?

Conegliano, perla del Veneto

Quanti anni hai?

34

Tre caratteristiche che ti descrivono

1. Talmente disordinata che se metto in ordine non trovo più le cose

2. Silenziosa... fino ad un certo punto

3. Non salvo mai quello che faccio così devo sempre inventarmi cose nuove!"

Cosa facevi prima di essere suora?

La mia vita era tra la palestra, l'oratorio e il coro ... nel tempo libero studiavo!

Cosa ti ha spinto ad entrare in congregazione?

L' aver incontrato delle persone e aver fatto delle esperienze che hanno intercettato la mia passione per l'educazione, per i giovani, i poveri e hanno dato a tutto questo un nome, un Volto, una direzione

Professione Perpetua: cosa significa per te?

Lasciare che il mio cuore si allarghi sempre di più... ogni giorno, un po' di più 

Siamo nel 150° anniversario delle spedizioni missionarie di don Bosco: cosa vuol dire per te essere missionario in mezzo ai giovani?

Dar da mangiare a chi è affamato... di pane, di bene, di una casa, di un senso... 

Un augurio ai giovani.

Siate come si diceva di Domenico Savio... che faceva balenare l'idea di una vita migliore! Avanti!

 


Chi sei?

Ciao a tutti! Mi chiamo Michele Reolon! 

Da dove vieni?

Vengo da Belluno, una bella cittadina nel nord del Veneto! A Belluno di bello ce n'è uno e... potete concludere!

Quanti anni hai?

Ho 29 anni, nonostante ne dimostri 19...

Tre caratteristiche che ti descrivono

Direi allegro, empatico e generoso, forse.

Cosa facevi prima di essere salesiano?

Avevo iniziato a studiare Recitazione per diventare attore: era il mio sogno.

Cosa ti ha spinto ad entrare in congregazione?

Conosco don Bosco e i salesiani fin da quando ero piccolo: sono stato conquistato dall'allegria e dal clima di famiglia dell'oratorio. È stato un terreno fertile sempre presente nella mia anima, anche se non ne capivo la profondità! Qualcosa stuzzicava il mio cuore. Poi, dopo alcuni anni turbolenti alla ricerca di un senso e di qualcosa che sfamasse la mia fame di vita, Dio mi ha tagliato la strada. Era il 31 gennaio 2016. Dio mi ha aspettato dietro l'angolo, proprio il giorno della festa di don Bosco. Ha faticato parecchio per acciuffarmi, ma ha preparato tutto per quell'incontro speciale. Quel giorno non ero in oratorio per la messa e i giochi in onore di don Bosco: facevo formazione a degli animatori di un villaggio turistico della mia diocesi. Durante la messa, sono stato colpito dalla Parola di Dio: due versetti. Due versetti che avevano accompagnato un mio sogno vocazionale nei primi anni delle superiori. Poi prontamente abbandonato... ora, però, Dio mi stava parlando: mi voleva per sé. E se mi voleva con Lui, non poteva che essere con don Bosco! E da lì è partito tutto!

Professione Perpetua: cosa significa per te?

Partiamo dal presupposto che questa cosa mi sta arrivando addosso come un Tir! È veramente una cosa grande e misteriosa... Dio ha posato gli occhi su di me. Credo che la Perpetua sia questo: il sì di Dio verso di me, per sempre. Il desiderio di Dio che io Lo segua dovunque. Io provo semplicemente a rispondere... sapendo che dovrò dire di no a me stesso! E stare appiccicato a Gesù tutta la vita!

Siamo nel 150° anniversario delle spedizioni missionarie di don Bosco: cosa vuol dire per te essere missionario in mezzo ai giovani?

Direi due cose. La prima è stare con i giovani. Stare in mezzo a loro. E voler loro bene! Sto imparando che missionarietà vuol dire tessere legami buoni, relazioni nutrienti: qui Dio circola. Qui Dio si annuncia... temo che diversamente è come attaccare un'etichetta con scritto "Dio" sulle persone, sfregarsi le mani e dire: "bene! Ho timbrato il cartellino!". Dai pochi anni di vita salesiana vissuti, ho sperimentato, invece, che è un lavoro lento e faticoso: un far scoprire che con Dio bisogna avere una storia. Intraprendere un'avventura con Lui. Ed è un'arte da passare nei legami: perché Dio è 'fatto' così. E questo vuol dire una seconda cosa: curare bene bene bene il mio rapporto con Gesù! Non lasciarLo... allora Lui potrà toccare, quando e come vorrà, le persone che incontro.

Un augurio ai giovani.

"Diffidate della tristezza! Non seguite ciò che profuma di disperazione! Non trattatevi male! Alzate gli occhi: ci sono panorami meravigliosi che vi attendono! Lì dove potrete perdervi per il bene di tante persone... l'unico modo per gustare la felicità: donarsi, dare un pezzettino di sé a chi ha sete di amore. E questo, ve lo assicuro, solo Dio ce lo insegna. Di più: solo stando mano nella mano con Lui lo si può vivere. Ve lo auguro di cuore!"

 


Chi sei?

Elia Rubin

Da dove vieni?

Dall'oratorio più verde del mondo: Porto Viro

Quanti anni hai?

31

Tre caratteristiche che ti descrivono

Ascoltatore, Concreto, Bronsa Cuerta

Cosa facevi prima di essere salesiano?

Studiavo matematica a Padova e facevo cose...

Cosa ti ha spinto ad entrare in congregazione?

La salvezza della mia anima, altrimenti ciaone chissà dove sarei adesso conoscendomi.

Professione Perpetua: cosa significa per te?

Dono radicale e totale a Dio e ai giovani, pur nelle fatiche che ci sono.

Siamo nel 150° anniversario delle spedizioni missionarie di don Bosco: cosa vuol dire per te essere missionario in mezzo ai giovani?

Mostrare che c'è un di più per cui vale la pena spendere la vita. Concretamente: stare in mezzo a loro senza grandi discorsoni.

Un augurio ai giovani.

"Trovate qualcuno (suora/salesiano/adulto) con cui condividere i passi della vostra vita alla luce di Dio, perché da soli si fa poco (io da solo nada, non so voi). One more thing: scoprite dove è la vostra gioia piena, mica facile. Mandi mandi"

 


Chi sei?

Tulbure Iosif

Da dove vieni?

Bacau/romania

Quanti anni hai?

28

Tre caratteristiche che ti descrivono

Energico, ottimista, in mezzo alla gente

Cosa facevi prima di essere salesiano?

animatore

Cosa ti ha spinto ad entrare in congregazione?

La dedizione per i più piccoli, vedere uomini che danno tutto, anche la loro vita, per i giovani senza richiedere nulla indietro

Professione Perpetua: cosa significa per te?

Accogliere che Dio ti ama, e che il Suo amore supera ogni mio tentativo di comprenderlo. Lasciarsi vincere da questo amore, un amore che desideri fino in fondo perchè ne hai fatto esperienza ma che allo stesso tempo ti spaventa per la sua grandezza che avvolge la tua limitatezza, la tua fragilità, le tue debolezze, mostrandoti che sei degno di amore e chiamato ad amare.

Siamo nel 150° anniversario delle spedizioni missionarie di don Bosco: cosa vuol dire per te essere missionario in mezzo ai giovani?

Avere il coraggio di stare in mezzo a loro con la flessibilità di comprendere le giunture dei loro sentimenti e dei loro vissuti. una flessibilità che non cancella la potenza del Vangelo, ma che diventa la porta di ingresso. è la famigliarità di don Bosco in un mondo che ha bisogno di una casa, una casa che accoglie ma che mostra anche un'orizzonte di eternità. 

Un augurio ai giovani.

Abbiate fermo nella mente e nel cuore che Dio vi ama, che vi chiama a una vita piena presa sul serio e che vi manda al fratello per essere testimoni di una vita vera