02/02/2024

News da Este

Nel comunicato ufficiale diramato a tutte le comunità salesiane dell'ispettoria, l'ispettore don Igino ricorda che : "siamo all’interno di una storia dinamica che ci chiede di compiere delle scelte, di avere la capacità di osare e di discernere i segni dei tempi per continuare a operare nel Nord Est Italia, in Romania e in Moldavia con il cuore, la passione e la dedizione di Don Bosco".

Dopo l’affidamento di Bardolino (VR) alla gestione laicale sotto la responsabilità ispettoriale (CG24, n.181b). "Siamo ora dinanzi ad una scelta analoga che riguarda la casa salesiana di Este, fondata nell’ottobre 1878 e visitata da don Bosco stesso nell’anno successivo" continua l'ispettore. "L’opera negli anni ha avuto vari volti e attualmente è principalmente un Centro di Formazione Professionale con 385 allievi che frequentano i settori di ristorazione, meccanica, energia, grafica e la formazione continua e superiore. È un passo che avviene nell’anno in cui celebriamo il bicentenario del Sogno dei nove anni di Giovanni Bosco a testimonianza che con don Bosco e come don Bosco vogliamo continuare a sognare".

A prendere in mano la gestione della Casa di Este vi è una coppia, Christian e Marta, molto legati alla spiritualità salesiana attraverso l’Operazione Mato Grosso (hanno vissuto 10 anni di missione in Perù a San Luis vicino a Chacas, Parrocchia di Padre Ugo De Censi, salesiano fondatore dell’Operazione Mato Grosso) disponibili a fare una vera e propria scelta vocazionale assumendosi la direzione dell’opera, compresa la possibilità di abitarvi, insieme alle proprie figlie Anna, Maria e Lucia, così come già accade a Bardolino.

La decisione prevede che l’opera salesiana rimanga tale nella sua missione, nei suoi settori e che continui ad essere a tutti gli effetti una delle opere dell’Ispettoria INE. La comunità salesiana verrà sospesa con il 30 giugno 2024. Successivamente inizierà l’affidamento ai laici che vedrà come direttore Christian Marchiori. Questa casa salesiana avrà un salesiano, Delegato dell’Ispettore, che farà parte del Consiglio dell’opera e che accompagnerà il cammino dei vari tavoli di animazione e governo.

"Continua, quindi, in modo risoluto, la presenza di Don Bosco in questo territorio a noi caro con la stessa forza di prima grazie ad una forma diversa, nuova che poggia sulla convinzione che “ciascun battezzato è un soggetto attivo di evangelizzazione” e che “la nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati”. Tale forma andrà col tempo strutturandosi sempre più. È una nuova “forma” per la “forza” del nostro carisma, per il bene dei giovani più bisognosi di questo territorio. Ha scritto il Rettor Maggiore nella Strenna 2024: “Senza sogni non c’è vita. Per gli esseri umani, per tutti noi, sognare significa proiettarsi, avere un ideale, un senso nella vita. La peggiore povertà dei giovani è impedire loro di sognare, privarli dei propri sogni o imporre loro sogni inventati. Ognuno di noi è un sogno di Dio”. Con don Bosco sogniamo di dare futuro all’opera di Este, sogniamo di poter continuare ad incontrare i giovani per far scoprire loro che la vita ha un senso se è donata, sogniamo di poter continuare ad essere strumenti dell’Amore per quanti sono a digiuno del Suo amore. Desidero di cuore ringraziare tutti quei confratelli che, lungo il corso degli anni, si sono spesi con generosità nell’opera di Este per formare l’attuale Comunità Educativo Pastorale. Allo stesso tempo ringrazio quanti, salesiani e laici, hanno contribuito a questo discernimento. San Giovanni Bosco ci aiuti ad esser parte di quei miracoli che Dio continua a compiere a favore dei giovani attraverso la Congregazione Salesiana. Don Bosco ci guidi" afferma sempre don Igino nella comunicazione ufficiale.