Noi ci s(t)iamo! Non è solo uno slogan, ma quanto realmente vissuto al meeting Giovani MGS organizzato dal Movimento Giovanile Salesiano del Triveneto a Mestre domenica 25 settembre, che ha visto la partecipazione di quasi mille giovani provenienti da tutte le realtà che vivono il carisma di don Bosco nel territorio del Nord-Est.
Tra momenti di gioia, con danze e giochi, i giovani hanno potuto ascoltare la testimonianza di Antonio Fantin (Pluricampione mondiale ed europeo di nuoto paralimpico vincitore anche dell’Oro nei 100 metri stile libero ai Giochi di Tokyo2020. Detentore del record del mondo di stile libero per la sua categoria). Il giovane campione ha raccontato i suoi sogni e le sue fragilità: “Nonostante le vittorie, sono e resto una persona fragile. Come tutti. Fisicamente, certo…. Ma, soprattutto, fragile come persona”, ha detto Antonio, invitando i giovani a non lasciarsi però abbattere da queste fragilità, ma ad affrontarle con speranza e fede in Dio e con l’aiuto di chi sta accanto e vuole bene, per poter così seguire con perseveranza i propri sogni. “Qual è la differenza tra un sogno e un obiettivo? Semplice: un obiettivo è un sogno con una data… Come un diamante grezzo, il sogno deve essere lavorato e trasformato in obiettivo” ha detto infatti il campione paralimpico.
Al centro di tutto c’è stata l’Eucarestia, presieduta da don Fabio Maistro, animatore missionario dell’ispettoria, il quale - raccontando l’esperienza vissuta questa estate con una ventina di giovani in Ecuador - ha ripreso il Vangelo della domenica, invitando ad avere attenzione soprattutto ai giovani più poveri delle proprie realtà, chiedendo a ciascun giovane di prendersi a cuore una persona bisognosa da accompagnare nel corso dell’anno.
Sulla scia dell’entusiasmo la giornata è proseguita con un grande gioco tra i cortili dell’istituto, coinvolgendo in clima di allegria e di festa tutti i ragazzi.
Emozionante anche la conclusione in forma teatrale offerta dai giovani dell’ MGS play che, attraverso una toccante storia, hanno lasciato ai giovani il messaggio che, tra sogni e incertezze, tutto è possibile, per chi ha fede.
Tutta la giornata è stata organizzata e preparata da oltre 150 giovani tra i 16 e i 25 anni che, il giorno precedente, hanno raggiunto Mestre allestendo la struttura per l'accoglienza dei loro coetanei. Un tempo dedicato al lavoro e al servizio, non tralasciando la preghiera, con una Veglia dedicata alla figura del Beato Artemide Zatti.
Questo primo incontro ha dato il via ai Cammini MGS (per tutte le fasce d’età) che proseguiranno nel corso dell’anno e vedrà poi un secondo meeting a febbraio e un incontro conclusivo a giugno. “Noi ci s(t)iamo”. Così hanno riposto i giovani a tutte queste proposte.