(ANS – Belluno) – C’è stato qualcosa di profondamente simbolico, nella serata di giovedì 9 ottobre 2025, nel cuore delle Dolomiti. Il polo territoriale di orientamento “UniDolomiti” di Belluno, della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto di grado universitario “San Domenico” di Roma, ha saputo trasformare una serata culturale (aperiviaggio) in un autentico ponte di cultura, spiritualità e conoscenza tra l’Italia e la Repubblica Islamica dell’Iran. L’evento, ospitato presso l’“Urban Hub” di Belluno, ha registrato un’affluenza notevole e ha compreso anche una visita presso la scuola salesiana “Istituto Agosti” della città.
Tante persone in presenza e altrettante collegate online hanno voluto prendere parte ad un incontro che ha avuto il sapore dell’incontro fra civiltà, dove la curiosità e il desiderio di comprensione reciproca hanno prevalso su ogni luogo comune.
A fare gli onori di casa, insieme ai promotori locali, c’erano importanti rappresentanti della cultura iraniana, come: il Direttore dell’Istituto Culturale Iraniano in Italia,organo che rappresenta la dimensione culturale dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran, il dott. Sayed Majid Emami; la professoressa Hanieh Tarkian, presenza autorevole del mondo accademico persiano in Italia; il musicista, Ali Kheshtinezhad, che ha incantato i presenti con i suoni antichi e delicati della musica tradizionale persiana; e l’autorevole giurisperito, dott. Abolfazl Emami Meybodi, che ha illustrato i tratti fondamentali del sistema giuridico e la grafia persiana.
Un bravissimo traduttore, Mohsen Yazdani, ha permesso che ogni parola potesse davvero essere condivisa, compresa, assimilata.
È stata un’occasione rara per conoscere da vicino un Paese troppo spesso raccontato attraverso stereotipi: un viaggio nella storia, nella lingua e nelle tradizioni millenarie dell’antica Persia, ma anche una finestra sul presente, su un mondo che dialoga con l’Occidente senza rinunciare alla propria identità. A suggellare la serata, la consegna di un simbolo dal grande valore umano e diplomatico: la medaglia dell’amicizia tra Teheran e Belluno, offerta alla dott.ssa Sandra Mella, Consigliere Comunale del capoluogo dolomitico. Un gesto che ha unito idealmente la città veneta alla capitale iraniana nel segno dell’amicizia e del rispetto reciproco.
La giornata era però iniziata molto prima, alle 16:30, con un incontro presso il Municipio di Limana, dove il sindaco, il dott. Michele Talo, che presiede anche il Polo territoriale “Unidolomiti”, ha accolto la delegazione iraniana per discutere di un prodotto che unisce natura e cultura: il miele. Limana, “Paese del miele”, ha illustrato ai rappresentanti iraniani le sue tradizioni apistiche e le qualità, che anche nella medicina persiana antica riveste un ruolo importante sul piano terapeutico.
Alle 17.30, la visita è proseguita presso la comunità salesiana dell’Istituto Agosti e la parrocchia di San Giovanni Bosco, dove la Delegazione è stata accolta dal direttore, don Alberto Maschio, dal parroco, don Michele Canella, e da don Tiziano Sofia, salesiano che ha vissuto per molti anni in Iran.
Un incontro intenso e cordiale, nel quale si è parlato di libertà religiosa, di dialogo interreligioso e della tutela delle minoranze cristiane, ebraiche e zoroastriane garantite dalla Costituzione della Repubblica Islamica dell’Iran del 1979. In un contesto mondiale spesso segnato da incomprensioni e conflitti culturali, il confronto aperto e sereno di Belluno ha mostrato quanto sia possibile, nella concretezza del dialogo senza compromessi, scoprire valori condivisi e un’umanità comune.
La serata si è conclusa con un’agape fraterna, nella quale il linguaggio universale dell’ospitalità ha continuato a unire. L’incontro di Belluno non vuole restare un episodio isolato: anzi, apre nuove prospettive. È stato, infatti, ufficialmente annunciato che i professori Francesca Ferrazza e Daniele Trabucco, rispettivamente Referente e Coordinatrice del Polo didattico “Unidolomiti” di Belluno e professore stabile di Diritto costituzionale e Diritto pubblico comparato presso la SSML/Istituto di grado universitario San Domenico di Roma, saranno invitati in Iran per partecipare a due importanti conferenze internazionali, che si svolgeranno in altrettante Università iraniane, in cui si discuterà del rapporto tra umanità, libertà e famiglia nell’ambito del diritto naturale classico, riconosciuto come terreno comune di dialogo tra il pensiero occidentale e la tradizione giuridica e religiosa iraniana.
Un filo invisibile, ma robusto, dunque, lega ora Belluno a Teheran. È il filo del sapere, del rispetto e della ricerca del bene comune. In un tempo in cui l’umanità sembra smarrire la capacità di parlarsi, la serata culturale del Polo UniDolomiti è apparso come un piccolo, ma luminoso segno di speranza: la dimostrazione che, tra le vette dolomitiche e i deserti persiani, può ancora fiorire un dialogo autentico, fatto di cultura, spiritualità e bellezza condivisa.
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