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08/03/2025

Il rischio della dissipazione

Carissimi,

all’inizio del tempo prezioso della Quaresima ci fa bene tornare con la memoria al 1826. È bello andare a rileggere come Giovanni Bosco si avvicina alla prima comunione e, soprattutto, tornare a gustare le sollecitudini di mamma Margherita che si prende cura concreta e amorevole dell’anima di suo figlio, contro il rischio della dissipazione:

la Pasqua di Risurrezione in quell'anno 1826 cadeva ai 26 di marzo. Per le lodevoli referenze avute e per il modo col quale Giovanni aveva risposto all'esame, il prevosto si decise a fare per lui un'eccezione alla regola generale, e lo promosse alla S. Comunione, da farsi nel giorno fissato per la Pasqua di tutti i fanciulli. In mezzo alla moltitudine era impossibile evitare la dissipazione. E però Margherita volle assistere ella stessa ed apparecchiare con ogni diligenza al grande atto il suo caro Giovanni. Tre volte lo condusse a confessarsi. Lungo la quaresima gli aveva ripetutamente detto: - Giovanni mio, Dio ti appresta un gran dono; ma procura di prepararti bene, di confessarti devotamente, di non tacere cosa alcuna in confessione. Confessa tutto, sii pentito di tutto e prometti a Dio di farti più buono in avvenire. - “Tutto promisi, nota D. Bosco nelle sue memorie: se poi sia stato fedele, Dio lo sa”. A casa lo faceva pregare, gli dava a leggere un buon libro e gli suggeriva quei consigli, che una madre industriosa sa trovare opportuni per i suoi figliuoli. (Memorie Biografiche, vol. I)

Chiediamo lo stesso dono dell’industriosità, per prenderci cura della nostra anima e delle anime che ci sono affidate in questo tempo speciale.

Diamo notizia di due appuntamenti particolari dei nostri cammini MGS. 

  • dal 6 al 9 febbraio si sono svolti, presso il noviziato di Colle don Bosco, gli esercizi spirituali. Presenti i giovani del Faccia a Faccia, del Gruppo Ricerca e qualche aggiunto. Sotto la sapiente guida del maestro don Enrico siamo stati accompagnati dalla Parola di Dio e da alcuni testimoni (in modo particolare il beato Giovanni Fornasini e il prossimo beato Elia Comini) alla riflessione sui temi dell’identità e dell’autenticità. Un momento particolarmente importante è il confronto tra i giovani in discernimento ed i novizi perché diventa occasione di scoperta che non ci sono supereroi o giovani straordinari che fanno una scelta, ma giovani “comuni”, in cammino con le loro fatiche e le loro resistenze ma anche affascinati e coraggiosi…disponibili a mettersi in gioco con Dio.
  • dal 2 al 4 marzo siamo tornati al Colle don Bosco con alcuni confratelli e un gruppo di giovani maschi del triennio per una esperienza denominata TrS (triennio special). Con il desiderio di coinvolgere giovani e realtà che non sempre partecipano agli appuntamenti dell’Mgs, abbiamo trascorso queste giornate impegnati in diversi lavori alle dipendenze di don Igino: sgombero locali, pulizia, potatura degli alberi… Il frutto del nostro lavoro, circa 500 euro, è stato donato ad una realtà bisognosa del nostro territorio. Nell’ultima giornata della nostra permanenza, sfruttando il tempo meraviglioso, abbiamo camminato tra i campi, sui sentieri di don Bosco, fino a Mondonio per incontrare s. Domenico Savio.

Ringraziamo il Signore per quanto abbiamo potuto fare fin qui mentre affidiamo le tante proposte che le realtà locali e la realtà ispettoriale hanno in programma per questo tempo di Quaresima. Chiediamo al Signore di non sprecare il seme abbondante che continua a seminare nelle nostre vite,

don Fabio Maistro (animatore missionario) e don Luca Bernardello (animatore vocazionale)