Nel XIX secolo, in un periodo segnato da profonde trasformazioni economiche e sociali dovute alla rivoluzione industriale, le condizioni di vita e di lavoro dei giovani operai erano estremamente dure. In questo contesto, Giovanni Bosco, fondatore della Congregazione Salesiana, fu un pioniere nell’ideazione di un sistema educativo che non solo offriva istruzione, ma anche formazione professionale e tutela dei diritti dei ragazzi.
Don Bosco comprese presto che per sottrarre i giovani alla povertà e all’emarginazione non bastava solo fornire loro istruzione religiosa e morale: era necessario dare loro una formazione concreta che li preparasse a un mestiere. Così, all'interno dei suoi oratori, iniziò a organizzare laboratori di falegnameria, tipografia, sartoria e meccanica, anticipando di fatto il concetto moderno di formazione professionale.
Ma la sua azione non si limitò all’insegnamento di un mestiere. Don Bosco si rese conto che molti giovani lavoratori erano sfruttati e privi di diritti. Spesso impiegati in condizioni durissime, senza alcuna garanzia contrattuale e con orari di lavoro massacranti, questi ragazzi erano alla mercé dei loro datori di lavoro.
Per offrire loro una maggiore tutela, Don Bosco fece qualcosa di rivoluzionario per il suo tempo: redasse uno dei primi contratti di apprendistato della storia. Nel 1852, con l’obiettivo di proteggere i giovani lavoratori, preparò un documento che stabiliva diritti e doveri sia del giovane apprendista che del datore di lavoro.
Nel contratto si prevedevano regole chiare, tra cui:
Questo documento rappresentò una tappa fondamentale nella tutela dei diritti dei giovani lavoratori e un primo passo verso un approccio più umano e giusto al mondo del lavoro.
L’intuizione di Don Bosco ha lasciato un segno profondo e continua ancora oggi attraverso le scuole e i centri di formazione professionale salesiani presenti in tutto il mondo. Il suo metodo educativo, basato su ragione, religione e amorevolezza, continua a ispirare generazioni di educatori e formatori.
L’impegno salesiano nella formazione professionale si è evoluto nel tempo, adattandosi alle nuove esigenze del mondo del lavoro. Oggi, i centri di formazione professionale salesiani non solo offrono corsi nei settori tradizionali, ma anche in ambiti innovativi come la robotica, l’informatica e le energie rinnovabili, mantenendo sempre al centro la dignità e i diritti del giovane lavoratore.
Don Bosco fu un innovatore che seppe guardare lontano, comprendendo che l’educazione e la formazione professionale erano strumenti fondamentali per offrire un futuro migliore ai giovani. Con il suo primo contratto di apprendistato, anticipò di decenni le moderne legislazioni sul lavoro minorile, dimostrando che educazione e giustizia sociale devono sempre andare di pari passo.
La sua eredità è oggi più attuale che mai: in un mondo in continua evoluzione, dove la formazione è essenziale per l’inserimento nel mondo del lavoro, il modello salesiano rimane un esempio straordinario di come la scuola e il lavoro possano essere strumenti di crescita umana e professionale.