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24/07/2025

Giovani in cammino

Dal 20 al 24 luglio, una trentina di giovani provenienti da tre Ispettorie salesiane – ICP (Piemonte e Valle d’Aosta), ILE (Lombardia ed Emilia) e la nostra INE (Italia Nord Est) – si sono ritrovati a Cesana Torinese per vivere un’intensa esperienza di esercizi spirituali. Accompagnati dai rispettivi animatori vocazionali, il gruppo INE era composto da 8 giovani, accompagnati da don Luca Bernardello, don Michele Bortolato e il sig. Damiano Mauro.

Ad aprire il cammino spirituale è stato don Macchetta, con una meditazione intensa e provocante tenuta nel primo pomeriggio di domenica 20 luglio, prima dell’arrivo a Cesana. Il cuore del suo intervento è stato un invito forte, ripetuto più volte come un ritornello, a non diventare uomini di cose. Un’esortazione chiara a non lasciarsi assorbire dall’organizzazione, dall’attivismo, dalla gestione delle attività – rischi tanto più concreti quanto più si vive immersi nella pastorale o nell’impegno educativo – ma a restare ancorati al centro vitale della propria vocazione.

Don Macchetta ha toccato anche alcuni temi chiave della vita interiore e dell’accompagnamento spirituale:
L’accompagnamento, inteso non come tecnica, ma come stile educativo ed esistenziale, fatto di prossimità e discrezione.
L’ascolto, autentico, profondo, non funzionale né strumentale.
La vita spirituale e la preghiera, presentate come respiro dell’anima, fondamento della propria identità e sorgente del discernimento.

Un intervento che ha lasciato il segno, aprendo il cuore dei partecipanti alla ricerca dell’essenziale e preparando con profondità l’ingresso nel clima degli esercizi. Un richiamo chiaro a ritrovare la sorgente e a rimanere centrati sull’essere, più che sul fare.

A fare da filo conduttore alle giornate è stata la figura di Gesù, Re della storia, presentata con profondità e passione da don Michele Bortolato, relatore principale degli esercizi. Le sue meditazioni, distribuite nei vari momenti delle giornate, hanno offerto spunti per l’introspezione, la preghiera personale e la condivisione, creando un clima di ascolto e apertura al Mistero.

Tra i momenti più significativi, la giornata del lunedì è stata dedicata a una lunga camminata verso il Lago Nero, sopra Cesana, fino a raggiungere il colle al confine con la Francia. Un percorso intenso, lungo circa 20–28 km (le misurazioni “alla Vignola” hanno suscitato più di un sorriso!), che ha richiesto fatica, determinazione e spirito di gruppo. Ma il paesaggio suggestivo, tra boschi, laghi e panorami alpini, ha ripagato ogni sforzo. Il silenzio, la natura, la bellezza e la condivisione hanno reso il cammino un’autentica preparazione del cuore, un vero esercizio spirituale in movimento.

Le giornate a Cesana sono state scandite da momenti liturgici (Lodi, Messa, Vespri), tempi di meditazione e adorazione eucaristica, spazi di deserto e di fraternità. La sera, giochi, dialoghi e condivisioni hanno arricchito la dimensione comunitaria e fatto emergere un clima familiare e autentico.

Molti giovani, al termine dell’esperienza, hanno condiviso risonanze profonde: sentirsi toccati, provocati, chiamati interiormente da Dio. È emerso forte il valore dell’amicizia: alcuni si conoscevano già da esperienze precedenti come il “Faccia a Faccia” a Roma, altri si sono conosciuti lì per la prima volta, ma tra tutti è nato un legame vero e fraterno.

Cesana ha offerto un luogo e un tempo favorevole per ascoltare Dio che parla nel silenzio, nel volto dei fratelli, nella Parola e nella bellezza del creato. Un’esperienza che certamente rimarrà impressa nel cuore dei partecipanti, come tappa preziosa nel cammino vocazionale di ciascuno.