Sabato 3 dicembre si è ritrovata la Consulta dei Consigli CEP, Consiglio Pastorale Parrocchiale, Consiglio dell’oratorio delle opere salesiane presenti nel Triveneto. L’incontro ha coinvolto circa una settantina tra salesiani, giovani e laici che a livello locale portano avanti la missione educativa tra i più piccoli.
L’incontro inizia con un breve momento di preghiera sul tema dell’accoglienza, riprendendo il tema del criterio oratoriano secondo cui le opere salesiane sono “Casa che accoglie”.
Successivamente prende parola l’Ispettore, per un saluto iniziale in cui richiama un articolo uscito su Avvenire che lo ha colpito particolarmente, in quanto l’autore, un francescano, faceva notare come l’epoca che stiamo vivendo è gravida di futuro. Al tempo stesso don Igino richiama il lavoro che si è chiamati a svolgere facendo riferimento all’obbedienza progettuale, per camminare assieme.
L’incontro procede poi con un breve intervento di don Massimo Zagato il quale riprende il cammino che si sta facendo a livello ispettoriale mostrando i processi avviati nei vari ambiti di lavoro educativo. Quest’anno si vuole riprendere il lavoro sul PEPS locale e rilanciare il tema dell’accompagnamento. L’educazione è una forma di accompagnamento dei giovani. I salesiani accompagnano i giovani e gli adulti attraverso diversi livelli: di ambiente, di gruppo, personale. In tutti gli ambienti, ma soprattutto in oratorio e parrocchia, si ha a cuore l'educazione integrale del giovane. In questa sessione di lavoro ci si sofferma sulla dimensione “Casa che accoglie” per approfondire come viviamo l’ambito umano-relazionale.
Prima di passare al momento di formazione si dedica del Tempo di lavoro sul PEPS a livello locale.
Dopo un tempo dedicato al lavoro per case, in cui ci si è soffermati a fare il punto della situazione sul PEPS locale, si è passati a vivere un tempo di formazione (guidati da don Francesco Andreoli) a partire da tre testi: Un oratorio in cerca di futuro (P. Carrara); Oratorio una profezia che si rinnova (a cura di P. Triani); Valdocco oggi. Quale oratorio per il terzo millennio (R. Sala).
In sintesi i tre testi ricordano che l'oratorio diventa casa attraverso la cura delle relazioni. In oratorio è importante creare un ambiente in cui relazionarsi con amici e con adulti che fanno crescere. L’oratorio è il luogo in cui la comunità cristiana si impegna a far crescere i più piccoli e in questa opera di crescita umana è fondamentale l’evangelizzazione. Compito specifico dell’oratorio e della parrocchia è saper far tenere insieme vita e oratorio. I giovani hanno bisogno di incontrare adulti contenti di essere cristiani. É importante mostrare il fascino di essere grandi, adulti, responsabili, cristiani. Così come è importante pro-vocare i giovani tirandoli fuori dalla loro zona di comfort. Anche l’autorità/autorevolezza dell’adulto è importante per la crescita del ragazzo. Una autorità che nel tempo sa farsi da parte, una volta che viene a maturazione la libertà dei piccoli.
Dopo la pausa è stato dedicato del tempo a lavorare per gruppi misti in cui riflettere e condividere sulle risorse già presenti nelle nostre opere che aiutano a vivere bene la dimensione umana-relazionale facendo sì che l’ambiente sia realmente “Casa che accoglie”. Al tempo stesso viene chiesto di riflettere sulle sfide da affrontare e su cosa sia importante quindi formarsi, come educatori, per rispondere a queste sfide.