Il 23 ottobre 2024 segna un importante traguardo per la comunità salesiana di Belluno: il centenario dell'arrivo dei primi salesiani in questa città. Un secolo di servizio, educazione e amore per i giovani, che ha visto tanti sacerdoti e religiosi dedicarsi con passione alla missione educativa voluta da Don Bosco.
Dal 1924, decine di salesiani hanno contribuito alla crescita spirituale ed educativa di giovani e famiglie, lasciando un'impronta profonda nella comunità bellunese. Sono stati 23 i direttori e 10 i parroci che si sono alternati alla guida dell'opera, supportati da numerosi confratelli, alcuni dei quali ricordati con particolare affetto, come don Vittorio, che ha prestato servizio per ben 61 anni.
Per celebrare questo storico anniversario, sono state organizzate alcune iniziative che, pur semplici, racchiudono l'essenza della missione salesiana a Belluno.
Un contributo significativo a questa celebrazione è l’uscita di un libro curato da Giorgio Reolon, ex allievo dell’Istituto Agosti. Attraverso cronache, fotografie e testimonianze, il libro racconta la storia di questi 100 anni di presenza salesiana a Belluno, rappresentando un prezioso documento per comprendere il cammino percorso.
Il momento clou delle celebrazioni sarà la giornata di festa prevista per il 20 ottobre 2024. Ecco il programma:
Il 23 ottobre, data ufficiale del centenario, alle ore 18.30 presso la parrocchia di Belluno, sarà celebrata una Santa Messa presieduta da Mons. Renato Marangoni, Vescovo di Belluno-Feltre.
Per chi desidera approfondire la storia dei salesiani a Belluno, l'autore Giorgio Reolon presenterà il libro in due momenti:
Don Alberto Maschio, attuale direttore dell’opera salesiana di Belluno, ha invitato confratelli, ex alunni e tutta la comunità salesiana a partecipare a questi momenti di festa e riflessione, per ricordare insieme il cammino percorso e ringraziare i tanti salesiani che, con sacrificio e dedizione, hanno costruito e mantenuto viva l’opera salesiana a Belluno.
Un’occasione preziosa per rinnovare l’impegno a mantenere vivo il carisma di Don Bosco, anche nei prossimi 100 anni.