01/06/2024

Accordati?

Carissimi tutti,
confratelli salesiani e laici impegnati nei consigli delle CEP ed Equipe di PG nelle nostre opere salesiane del Triveneto,

GIUGNO
Inizia il mese di giugno, mese che conclude le attività pastorali scolastiche e apre a quelle estive (Estate Ragazzi e campiscuola). L’estate ormai è già iniziata! Qualcuno anela le vacanze e forse anche un po’ di riposo (vedi Focus di maggio!). Qualcun altro invece non vede proprio l’ora di iniziare queste attività estive, perché lì il cuore gli batte un po’ più forte... 

CUORE SACRO E IMMACOLATO
Per questo Focus di giugno vorrei proprio soffermarmi sul tema del CUORE, per vari motivi, ma in particolare perché giugno è il mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù (venerdì 7) e al Cuore Immacolato di Maria (sabato 8) che nella tradizione salesiana sono due occorrenze molto sentite per l’educazione dei giovani.

LEGGENDA
Parto però da un aneddoto, che riguarda Sant’Antonio (di cui ricorre la memoria proprio il 13 giugno). Mi riferisco alla “leggenda” secondo cui a Padova viveva un uomo molto ricco, ma che era estremamente avaro e non si preoccupava minimamente dei poveri. Nonostante la sua grande fortuna, non faceva nulla per aiutare i bisognosi e teneva tutto il suo denaro chiuso in casseforti e nascosto lontano dagli occhi di tutti. Quando l'uomo morì, Sant'Antonio fu chiamato per fare un sermone ai funerali. Durante la cerimonia, Antonio dichiarò che il cuore dell'uomo defunto non era con Dio, ma con i suoi tesori terreni. Per dimostrare questa affermazione, Sant'Antonio chiese che il corpo dell'uomo fosse aperto. Con grande sorpresa di tutti i presenti, il cuore dell'uomo non fu trovato nel suo petto. Invece, Antonio guidò la folla verso il luogo dove erano custoditi i tesori dell'uomo. Lì, tra le ricchezze accumulate, fu trovato il cuore del defunto, come un segno tangibile del suo attaccamento materiale. 

PROVOCAZIONI
Lì "Dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore" (Matteo 6,21). Dov’è dunque il nostro cuore? In quale attività pastorale ci mettiamo più “cuore”? In quelle scolastiche? In extrascolastiche? In quelle estive? In quale “luogo” batte più forte il nostro cuore?

La domanda è provocatoria (come sempre). Infatti credo che il nostro cuore non debba essere rivolto alle attività pastorali che proponiamo, ma anzitutto alle persone, ai giovani che incontriamo. Così che non esistono attività pastorali in cui crediamo di più e altre in cui crediamo di meno. Ma in ogni cosa che facciamo: che sia una lezione, un incontro di gruppo, un’ora di catechismo, un buongiorno, un ritiro, lo stare in cortile, dietro al PC, etc. etc., in ogni cosa noi abbiamo a cuore il giovane che la Provvidenza ci dona di incontrare.

IL CUORE “SALESIANO”
C’è un articolo delle Costituzioni salesiane, l’undicesimo, che afferma: “Lo spirito salesiano trova il suo modello e la sua sorgente nel cuore stesso di Cristo, apostolo del Padre”. E poi prosegue: “Nella lettura del Vangelo siamo più sensibili a certi lineamenti della figura del Signore: la gratitudine al Padre per il dono della vocazione divina a tutti gli uomini; la predilezione per i piccoli e i poveri; la sollecitudine nel predicare, guarire, salvare sotto l’urgenza del Regno che viene; l’atteggiamento del Buon Pastore che conquista con la mitezza e il dono di sé; il desiderio di radunare i discepoli nell’unità della comunione fraterna.” Qui vengono elencate una serie di atteggiamenti che siamo chiamati a coltivare in noi e a diffondere intorno a noi. 

Quanto siamo ACCORDATI al cuore di Cristo? Quanto siamo disponibili a mettere il nostro cuore accanto al Suo per essere disposti a fare attività che a primo impatto (magari) ci piacciono di meno, o in cui facciamo più fatica a far battere il nostro cuore?

IL CUORE DI DON BOSCO
La Festa del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria ci aiutino a riaccordare il nostro povero piccolo cuore al cuore pulsante e vivo dell’Amore di Dio. Ci aiutino ad avere un cuore come quello di don Bosco, nostro modello, che siamo chiamati sempre di più a studiarlo e amarlo. Don Bosco, con fermezza e costanza, fra ostacoli e fatiche, con la sensibilità di un cuore generoso "Non diede passo, non pronunciò parola, non mise mano ad impresa che non avesse di mira la salvezza della gioventù... Realmente non ebbe a cuore altro che le anime" (cfr. Costituzioni 21).

Che questo mese di giugno ci aiuti a far battere sempre di più il nostro cuore per Dio e per le anime. Sia mai che il nostro cuore faccia la stessa fine del ricco di Padova, rimasto tra i suoi “tesori” (a causa della sua avarizia) e non nel cuore di Cristo! 

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don Emanuele Zof
DELEGATO PG - INE