A Udine tre giorni di iniziative e festa per l'anniversario dell'istituto salesiano
È una delle realtà formative più amate e apprezzate di Udine e del Friuli, punto di riferimento per tanti giovani e per la comunità che vi gravita attorno. Parliamo dell'Istituto Salesiano Bearzi che da venerdì 23 a domenica 25 maggio festeggerà gli 85 anni dall'arrivo dei Salesiani con una tre giorni ricca di iniziative aperte a tutti, studenti, ex allievi, benefattori, cittadini. «Il Bearzi comincia ad avere i capelli bianchi» dice sorridendo il direttore don Enrico Gaetan, alla guida dell'istituto dallo scorso settembre. «I Salesiani sono arrivati qui a Udine nel 1939 - continua don Gaetan -, precisamente il 29 ottobre, quindi l'anno scorso era l'ottantacinquesimo, ma considerando l'attività formativa e pastorale abbiamo deciso di concludere l'anno di festeggiamento in concomitanza della Festa di Maria Ausiliatrice».
Tutto è iniziato con monsignor Guglielmo Biasutti che si è interessato dell'arrivo dei Salesiani a Udine per portare avanti le sue opere rivolte ai ragazzi poveri. Nel tempo, però, il tessuto sociale cittadino è molto cambiato e l'istituto Bearzi ha saputo interpretare negli anni queste trasformazioni, non perdendo mai di vista la sua missione. «Il filo rosso è sempre stato quello di avere un'attenzione particolare alle povertà giovanili e all'educazione per togliere i giovani dalla strada e dargli un futuro. È questa l'essenza del carisma salesiano - spiega il direttore -. Le povertà di allora erano altre rispetto a quelle di oggi, forse soprattutto materiali, però di ragazzi poveri e fragili ce ne sono ancora, per cui ha ancora senso che ci sia questa presenza che accompagni i giovani nella loro crescita, educandoli e formandoli».
Il Bearzi in 85 anni ha istruito e formato generazioni di udinesi e non soltanto, che sono ancora oggi molto legati a questa realtà che attualmente tra la primaria, la scuola secondaria di primo grado, l'istituto tecnico e il centro di formazione professionale, ospita quasi 1200 studenti. Ai quali si aggiungono 35 minori non accompagnati ospiti. Quest'anno, poi, ricorrono altri due anniversari: i trent'anni della Casa famiglia e i dieci anni della Comunità Don Bosco per minori stranieri non accompagnati. Una lunga storia che sarà anche raccontata in una mostra fotografica allestita in Sala Tilatti aperta al pubblico nel weekend di festeggiamenti.
Il programma Venerdì 23 si comincia con la Festa delle scuole e l'inaugurazione, alle 18.30, di un laboratorio di robotica dedicato a Lorenzo Parelli, lo studente morto mentre stava svolgendo uno stage in azienda. Sabato 24, alle 16.30, si parlerà di "Frontiere educative, devianza giovanile e il potere della relazione", un appuntamento al quale parteciperanno don Otello Bisetto, cappellano del carcere minorile di Treviso, e il salesiano don Lorenzo Piola, che opera a La Viarte di Santa Maria la Longa. Alle 18.30 si celebrerà la Santa Messa di Maria Ausiliatrice e la serata si chiuderà con una cena comunitaria con giochi e musica. Domenica 25, alle 10.30 partirà la 10a camminata "Star bene insieme" cui seguirà il pranzo, alle 12.30 e alle 17 la celebrazione delle cresime. «Ci saranno i ragazzi della parrocchia, alcuni adulti di parrocchie qui vicine e anche alcuni ragazzi della scuola che hanno fatto il percorso assieme.
La nostra è davvero una parrocchia transfrontaliera - conclude don Gaetan -, perché mette insieme più realtà e offre un cammino di crescita spirituale per tutti».
Articolo di: Marta Rizzi
Tratto da: La Vita Cattolica - 21 maggio 2025